giovedì 2 febbraio 2012

Una giornata da polenta!...con radicchio e pancetta!!!

Il giorno della Candelora.....
"Quando vien la Candelora dell'inverno semo fora, ma se piove e tira vento
dell'inverno semo drento"
Bollettino meteo di oggi: piove e tira vento! 
Benissimo! Non avevo dubbi! Ci sono 5° e vi assicuro che non siamo abituati a certe temperature; in Sardegna in inverno raramente c'è il rischio di incontrare per strada persone con cappello e guanti, certo qualcuno lo fa, ma si può vivere benissimo anche senza....oggi no! Oggi è uno di quei giorni che anche in Sardegna si deve uscire con guanti e cappello o se è possibile è meglio proprio non uscire! La neve è arrivata anche in Sardegna e scende sempre più a sud....chissà che anche qui non nevischi un pochino....
Nell'attesa, oggi ho pensato che avrei voluto mangiare qualcosa di caldo e tipicamente invernale...Polenta: ecco la risposta! E così ho fatto una delle mie ricette preferite, una cosa che mangerei senza sosta, anche in estate! E' una ricetta che ho amorevolmente copiato dalle signore sardo-venete di Arborea, dove ogni Ottobre si celebra la sagra della polenta. Arborea, pochi km da casa mia, è un paese dove si è instaurata una comunità di veneti arrivati in Sardegna per partecipare alla bonifica dell'area paludosa voluta nel ventennio fascista. Dopo la bonifica e il debellamento della malaria, i veneti restarono quì e si portarono le famiglie. Così ancora oggi in un fazzoletto di terra sarda, si respira l'atmosfera del nord Italia con le tradizioni di due regioni che si mischiano tra loro. La ricettina è di una semplicità imbarazzante, ma il suo sapore saprà sicuramente riscaldare i nostri cuori in queste gelide giornate. A fine post una piccola parentesi sulla storia-leggenda della candelora....

Polenta con radicchio e pancetta
Ingredienti:
Polenta*
Radicchio
Pancetta
Olio evo, sale, pepe

*io ho usato quella istantanea, ma sarebbe molto più buona quella tradizionale, nella foto qui sotto le signore di Arborea cuociono la polenta nei tradizionali paioli di rame durante la sagra:

Procedimento:
Soffriggere la pancetta con poco olio in una padella (io uso quella fatta da noi), quando "sfrigola" aggiungere il radicchio tagliati a listarelle e farlo appassire. Se necessario aggiungere mezzo bicchiere d'acqua. Controllare se è necessario aggiungere sale, potrebbe non servirne per via della pancetta, e aggiungere un pizzico di pepe. Preparare la polenta come da istruzioni e servire in una ciotola di terracotta con il condimento di radicchio e pancetta. Et voilà...pronta da gustare!







La candelora

La candelora è una festa a metà tra religione e paganesimo: prende il nome dalle candele, ma sta anche a significare la rinascita dopo un lungo e buio inverno. Il giorno della Candelora, ovvero della Purificazione della Vergine è un giorno "di svolta" della stagione invernale. La Candelora, ricorda il rito di purificazione che la Vergine Maria seguì dopo aver dato alla luce Gesù Cristo. Nel Levitico è infatti prescritto che ogni madre, che avesse dato alla luce un figlio maschio, sarebbe stata considerata impura per sette giorni, e che per altri 33 non avrebbe dovuto partecipare a qualsiasi forma di culto (se ci pensiamo corrispondono ai40 giorni post parto nei quali oggi si consiglia di non avere rapporti sessuali, prima della visita ginecologica post parto).
Già dal VIII secolo d.C., la festa era molto sentita. A Roma, nel Medioevo, si compiva una lunghissima processione che partiva da Sant'Adriano e attraversava i fori di Nerva e di Traiano, attraverso il colle Esquilino, per raggiungere la basilica di Santa Maria Maggiore. In tempi più recenti, la processione si accorciò, svolgendosi intorno alla Basilica di San Pietro. In quell'occasione, all'interno della Basilica, sull'altare Vedi le foto: Candelora e Imbolcvenivano poste delle candele, con un fiocco di seta rosso e argento, e con lo stemma papale. Erano scelte tre di queste e la più piccola era consegnata al Papa, mentre le altre due andavano al diacono e al suddiacono ufficiali. Una volta benedetti i ceri, il Papa consegnava la sua candela al cameriere segreto, insieme con il paramano di seta bianca, che gli era servito per proteggersi le mani dalla cera calda, e passava alla benedizione dei ceri.
In molte regioni italiane la Candelora viene ancora oggi rievocata attraverso messe e processioni.
Oggi, la Candelora segna per lo più, la fine dell'inverno. La Candelora è anche legata ad alcune feste di origine agreste, in molti Paesi europei, infatti, si cucinano piatti specifici, che vengono offerti alla natura o alle fate, come in Francia, dove è conosciuta soprattutto per essere il giorno delle crêpes che vengono preparate in tutti i modi.Dal punto di vita pagano la Candelora ha a che vedere con la purificazione e con i riti propiziatori per la fertilità della terra e rientra a pieno titolo tra gli otto Sabba (Shamain, Yule, Imbolc, Oestara, Beltane, Litha, Lammas e Mabon) che sono le principali festività del nostro calendario in cui vengono celebrati i solstizi, gli equinozi e altre ricorrenze legate alla Natura (a cui si sovrappongono le festività "religiose").



Un pensiero ai miei cari amici Matte&Ofi, per un altro bellissimo anno passato insieme....e pensare che quel 2 Febbraio c'erano quasi 20 gradi e non aveva per niente il sapore di un matrimonio invernale! Auguri! PS: l'anno prossimo spero che possiate festeggiare questo giorno in 3...o in 4 non si sa mai! ;-)


Aggiornamento: 3/2/2012
Ci sono ricascata...anche oggi polenta! Con ragù.....mmmmhhhh troppo buona!



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