mercoledì 23 maggio 2012

Pranzo di festa....senza festa! :-(

20 Maggio, Festa del patrono San Bernardino da Siena, del mio paese Mogoro. Ogni anno una grande festa, occasione per tutti i compaesani "espatriati" di tornare in "patria" e festeggiare una delle più grandi e belle feste della provincia. Una bellissima processione, il paese è particolarmente devoto al santo, e una grande festa civile di 2-3 giorni (a seconda del giorno in cui capita) che tra balli, canti, incontri di vecchie amicizie, passeggiate e giochi. Inoltre è la festa che da il via definitivo alla bella stagione.....ma allora perchè questo titolo al post??? Perchè in 26 anni della mia esistenza e in molti altri precedenti a memoria di nonni e prozii, non era mai capitato che non si potesse fare niente di tutto ciò per via del mal tempo :'( Oddio, ci sono stati anni freddini, che tutto faceva intendere tranne che l'estate fosse alle porte, ma che non si potesse fare la grande processione, beh questo no, neanche durante le due guerre mondiali si rinunciò....
Comunque io un'idea me la sono fatta....con tutto quello che è successo proprio in giorno prima e il giorno stesso della festa (parlo del drammatico attentato a Brindisi e del terribile terremoto in Emilia), penso che San Bernardino abbia voluto evitare i festeggiamenti per farci fermare un attimo a riflettere il mondo in cui stiamo vivendo. Si può anche non credere a questa mia personalissima versione, ma riflettere davvero su quello che ci succede intorno non è mai un male, ne nei giorni feriali ne in quelli di festa.
In ogni caso a casa mia era tutto pronto, compresi gli ospiti, quindi il pranzo si è fatto e ci si è pure abbuffati, come sempre! Piatti semplici, tavola semplice, sapori meravigliosi e gran bella compagnia...nonostante tutto un bel pranzo e l'occasione di stare insieme mangiando buon cibo! Buona visione e come diciamo noi "Atrus annus mellusu!"....speriamo meglio il prossimo anno! ;-)

Pranzo San Bernardino 2012


Prima di tutto la tavola. Semplice semplice, tovaglie bianche e...notate la fine ceramica dei piatti.... :-P

Il dettaglio dei tovaglioli color panna piegati da me....riminiscenze della mia carriera di cameriera!

Aperitivo:
3/4 bitter, 1/4 vino bianco frizzante, ghiaccio, spicchi di limone!

Ed ecco gli antipasti, un pò mare e un pò terra, anche se il pranzo era di sapore "marino", anche per accontentare i più piccoli e chi non ama il pesce: 

Vassoio di salumi vari (prosciutti cudo, mortadella e salsiccia) e formaggio:

Terrine con antipasti vari:

Sgombro all'aceto balsamico, olive, funghetti sott'olio e cipolle in agrodolce:

Scampi alla catalana

Il primo, un piatto tipico della sardegna, è un piatto che mi faceva sempre mia madrina sassarese e in effetti è più tipico del nord dell'isola. Noi  l'abbiamo voluto leggermente variare e al posto che con i malloreddus l'abbiamo riproposta con le trofie fresche....vi assicuro che c'è da leccarsi i baffi!

Trofie fresche con zucchine, gamberetti e bottarga


Secondo:

Vitello tonnato
La foto lascia molto desiderare perchè era il piatto di "riserva", quello ufficiale era ben decorato e presentabile...ma se lo sono sbaffatto alla velocità della luce senza darmi il tempo della fotina!

Arrosto di vitello per i bimbi
...anche se ci sono passate pure le zampe degli adulti! ;-)

Per contorno:

Melanzane, peperoni e zucchine grigliati nel grill del micro e condite con citronette e prezzemolo

Per frutta:

Macedonia

e infine il dolce! 

Una mitica torta fredda con strati di torta al ciocco bianco e mousse di ciocco bianco e fragole



 La ricetta è della mitica Danita del blog Le leccornie di Danita, rivista e rivisitata da me....spero non me ne voglia!


Tengo a precisare che tutto questo è stato mangiato, seguendo la stessa sequenza, sia a pranzo che a cena con il record personale di questa famiglia di non alzarsi mai dal tavolo tra una portata e l'altra.... O_O nemmeno a Natale era mai capitato....alla faccia della prova costume!!!
:-D




Oggi, nel ventesimo anniversario della drammatica strage di Capaci, mi sento di dire due parole. Le mie due parole non sono niente in confronto ad un solo minuto del lavoro che hanno svolto Falcone e Borsellino con dignità e con una devozione tale che solo l'amore per la società e il nostro Stato potevano suggerirgli. Ero una bambina di neanche 8 anni quel 23 maggio 1992 e per me la parola mafia era una delle tante parole che pronunciavano i grandi, ma di cui ignoravo totalmente il significato. Nonostante ciò avevo compreso benissimo la gravità di quello che era successo e le lacrime che sono scese dagli occhi della mia famiglia mi hanno fatto provare un dolore così grande che per me quel giorno è stato come perdere un parente. E' stato un giorno, come il 19 luglio di quello stesso anno, che non potrò più dimenticare, che è impresso nella mia mente come se fosse successo ieri. Oggi, avendo l'età giusta per capire e per documentarmi, so la storia e so perchè è successo, come lo sanno tutti d'altronde, quindi dirò solo un mio pensiero: penso a quello che è cambiato dal quel tragico giorno e sono consapevole che le loro vite, quelle di tutti loro servitori della legge, della giustizia e dello Stato, non siano state sacrificate invano, poi però mi guardo un pò indietro e vedo nel mio presente strascichi di qualcosa che non è stato del tutto ripulito, che è rimasto marcio e che è marcito ancora e penso che Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, aveva ragione: loro non cambiano! Penso che siamo cambiati noi! Che abbiamo davvero accolto l'eredità di Giovanni, Paolo, Francesca e dei loro angeli, e che ogni giorno la portiamo con noi nel nostro cammino...per non dimenticare, mai!
Io non dimentico!

Grazie....



Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere.[Giovanni Falcone]

Nessun commento:

Posta un commento